Era latitante dal 2006: da almeno tre anni Greco faceva il pizzaiolo a Sant’Etienne dove si era stabilito dal 2014.
Esponente della ‘ndrangheta, Edgardo Greco era stato condannato all’ergastolo per un omicidio e un tentato omicidio avvenuti nel 1991, entrambi a Cosenza. Il criminale però riesce a fuggire e si da alla macchia per 17 anni. Grazi ad un’operazione con le unità catturandi italiane e francesi, e dell’Unità I-Can dello Scip del ministero dell’Interno, i carabinieri lo arrestano in Francia dove ormai si era rifatto una vita.
Le accuse
Edgardo Greco era stato arrestato per il duplice omicidio dei fratelli Stefano e Giuseppe Bartolomeo, uccisi a Cosenza il 5 gennaio del 1991. Dopo essere stati massacrati a colpi di spranga all’interno di una pescheria, i due cadaveri sono stati fatti sparire e nessuno li ha mai trovati. Ma l’esponente della ‘ndrangheta è accusato anche del tentato omicidio di Emiliano Mosciaro avvenuto nello stesso anno.
Entrambi i reati sono stati legati alla “guerra di mafia” che si scatenò nei primi anni ’90 a Cosenza tra le cosche “Pino-Sena” e “Perna-Pranno”. Per Greco era stato emesso un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale di Catanzaro nel 2014, in relazione alla condanna all’ergastolo comminatagli per l’omicidio dei fratelli Bartolomeo.
La cattura
Dopo 17 anni di latitanza, Edgardo Greco viene catturato in Francia dai militari del Reparto operativo di Cosenza, che operavano in collaborazione con la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Si trovava a Sant’Etienne dal 2014, e da almeno tre anni faceva il pizzaiolo in un locale della città.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato di “grande soddisfazione per questa importante operazione realizzata anche grazie alle importanti sinergie sviluppate nell’ambito di una rete di cooperazione internazionale fra le forze di polizia”.